Anticipo tfr Dipendenti Pubblici – Il ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno ai primi di luglio di quest’anno ha finalmente firmato il Decreto Ministeriale o DPCM!
Il decreto si esprime in materia di anticipo liquidazione TFR / TFS pubblico impiego.
Quella che viene anche definita comunemente definita anche buonuscita statali e pubblici dipendenti.
Abbiamo già parlato in un precedente articolo della definizione e della differenza tra TFR e TFS.
Spesso infatti vengono erroneamente confusi tra loro.
Ormai è uso comune parlare del TFS come di TFR pubblico impiego o TFR dipendenti pubblici / TFR statali!
Quello che ci interessa di capire in questo articolo è invece come, la firma del Decreto Ministeriale del Ministro Bongiorno offre la possibilità ai dipendenti pubblici di ottenere in tempi brevi la liquidazione del loro TFR.
Decreto Ministeriale 2019 in materia di liquidazione TFR dipendenti pubblici – TFS:
Il Decreto Ministeriale 2019 in materia di liquidazione TFS dipendenti pubblici è stato firmato ai primi di luglio di quest’anno dal Ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno.
Tale decreto, va ad attuare quanto stabilito dal decreto 4/2019 in materia di anticipo TFR dipendenti pubblici e statali.
Per capirci è lo stesso “decretone” che si esprimeva in merito anche al reddito di cittadinanza e quota 100.
Cosa cambia dopo il Decreto Ministeriale firmato dal Ministro Bongiorno in materia di anticipo TFR a dipendenti pubblici e statali?
Liquidazione TFR dipendenti pubblici e statali – cosa cambia in meglio
Con il decreto ministeriale firmato dal Ministro Bongiorno, cambiano le modalità e le tempistiche con cui i dipendenti pubblici e statali possono ottenere il pagamento del TFR.
Finalmente questo avverrà in tempi più rapidi rispetto al passato!
A chi si rivolge
Gli effetti del decreto ministeriale 2019 in materia di liquidazione e anticipo tfr si rivolge ai dipendenti pubblici e statali.
Quelli che sono prossimi al pensionamento, oppure quelli già in pensione ma che non hanno ancora ottenuto il pagamento del loro TFR / TFS.
Inoltre il TFR / TFS in questione non deve essere superiore ai 45.000 euro!
Perciò non si rivolge a tutti indistintamente.
Bensì a una distinta fetta di dipendenti pubblici e statali prossimi alla pensione o già in pensione!
Liquidazione TFR dipendenti pubblici – nuova modalità di erogazione
Prima del Decreto ministeriale, le modalità di pagamento e le tempistiche di liquidazione del Tfr / TFS erano le seguenti.
Per importi pari o inferiori ai 50.000 euro era previsto il pagamento TFR / TFS in un’unica soluzione dopo un arco di tempo che andava dai 12 ai 24 mesi;
Dopo il decreto ministeriale, le modalità di pagamento e le tempistiche sono variate!
Per importi non superiori ai 45.000 euro l’intero pagamento del TFR avviene in una sola volta entro massimo 75 giorni dalla presentazione della domanda di richiesta TFR.
Questi quindi i nuovi tempi di pagamento del TFR statali e dipendenti pubblici!
Non male vero?
È interessante sapere che questa somma di denaro viene erogata ai dipendenti pubblici e statali sotto forma di prestito bancario.
Rappresenta perciò a tutti gli effetti un contratto di finanziamento!
Per questo si parla anche di “anticipo TFR dipendenti pubblici” o “anticipo TFS “.

Anticipo TFR dipendenti pubblici
Chi anticipa l’importo del TFS in un’unica soluzione è l’istituto di credito scelto precedentemente dal dipendente pubblico o statale che noi definiemo “beneficiario” o “richiedente”.
Gli istituti di credito dovrebbero applicare a tale finanziamento dei tassi d’interesse convenienti che verranno pubblicati ogni mese da Banca d’Italia.
È stato previsto infatti un regime di tassazione agevolato per questo particolare tipo di contratto di finanziamento esente da:
- imposta di registro;
- imposta di bollo;
- altro tipo di imposta indiretta;
- o altro tributo o diritto.
Inoltre esso prevede l’aliquota IRPEF ridotta sull’indennità di fine servizio su questa quota di reddito.
Chi restituisce la somma di denaro anticipata dall’istituto di credito?
La restituzione della somma di denaro all’istituto di credito verrà effettuata direttamente dall’ente che eroga il TFS / TFR nei modi e nei tempi previsti dal contratto.
Tutto questo è stato reso possibile anche grazie all’accordo quadro, stretto con l’entrata in vigore del Decreto Ministeriale in oggetto.
Accordo quadro 2019 su anticipo TFS – Attori coinvolti
L’accordo quadro è avvenuto tra:
- Abi – Associazione Bancaria Italiana;
- Ministri del lavoro e delle politiche sociali;
- Quelli dell’Economia e delle finanze;
- e infine i Ministri per la Pubblica amministrazione con l’entrata in vigore del Decreto Ministeriale in oggetto.
Fasi per richiedere l’anticipazione TFR / TFS una volta cessato il rapporto di servizio
Cosa deve fare in pratica un dipendente pubblico / statale interessato a beneficiare di questo anticipo?
- andare presso l’ente erogatore il TFR / TFS e richiedere un certificato che attesti il suo diritto a ottenere l’anticipo TFR/TFS;
- solo successivamente, rivolgersi a uno degli istituti di credito aderenti all’accordo quadro richiedendo l’anticipo;
- la banca in questione verificherà presso l’ente di erogazione del TFR/TFS se il richiedente ha realmente i requisiti richiesti per legge;
- se l’esito di tale verifica è positivo, l’ente erogatore il TFR / TFS rilascerà all’istituto di credito un benestare così entro i successivi 15 giorni il richiedente otterrà l’anticipo richiesto.
Inoltre va precisato che ai 75 giorni massimo che devono intercorrere tra la data di presentazione della domanda di certificato d’idoneità all’ente erogatore e l’accredito dell’anticipo di TFR dipendenti pubblici, si sommano anche:
- i tempi di presentazione da parte dell’interessato della domanda di anticipazione all’istituto di credito prescelto;
- e i tempi d’istruttoria interna da parte della banca.
Documenti necessari per richiedere l’anticipazione TFR / TFS presso l’istituto di credito prescelto
Ecco la lista dei documenti che bisogna avere con se prima di recarsi presso un istituto di credito – che ha aderito all’accordo quadro – per chiedere un anticipo TFR dipendenti pubblici:
- documenti d’identità in 2 copie;
- codice fiscale dell’interessato;
- ultimi 2 cedolini della pensione;
- cud ricevuto per ultimo;
- prospetto TFS che può essere richiesto all’istituto erogatore il TFR / TFS;
- Iban dove sul quale si vuole ricevere l’accredito dell’importo della liquidazione anticipato dalla banca.
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