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Nel panorama dei Finanziamenti si sente spesso parlare delle Società Finanziarie ex art. 106.

Sono Intermediari Finanziari che svolgono attività di Intermediazione Finanziaria.

Molti si chiedono cosa siano veramente e se è sicuro rivolgersi ad esse per richiedere un Prestito veloce e sicuro.
In questo articolo chiariremo tutti questi dubbi. Vedremo infatti viene tutelato il cliente che si rivolge ad una Società Finanziaria per un finanziamento!

Perché Società Finanziarie ex 106: cosa significa?

Le Società Finanziarie sono anche dette ex 106.

Questo perché un tempo esse erano previste e regolate dall’articolo 16 del Testo Unico delle disposizioni in materia di Intermediazione Finanziaria.

Società Finanziarie ex art. 106: Testo Unico Bancario Normativa

La normativa inerente le Società Finanziarie ex art. 106 , è racchiusa all’interno del Titolo V del Testo Unico Bancario, dall’articolo 106 all’articolo 114.

Testo Unico Bancario cos’è?

Il Testo Unico Bancario è quel Testo Unico che in Italia, raccoglie tutte le leggi riguardanti il settore bancario e creditizio.

Società Finanziarie ex art. 106 TUB: chi sono?

L’art. 106 contenuto nel Titolo V del Testo Unico Bancario dice che:

Sono Società Finanziarie quelle imprese che esercitano professionalmente la loro attività nei confronti di un pubblico, in maniera esclusiva o principale”.

Cosa fa una Società Finanziaria?

Ecco cosa fa in breve una Società Finanziaria:

Le Società Finanziarie ex art. 106 esercitano professionalmente la loro attività nei confronti di un pubblico, in maniera esclusiva o principale”.

Nell’elenco delle attività che queste possono svolgere professionalmente – in maniera esclusiva o principale – vi è quella di concessione di finanziamenti.

Attività quest’ultima che, può essere svolta anche fuori sede – sul territorio nazionale – avvalendosi della collaborazione di altre figure, quali:

  • Agenti in Attività Finanziaria;
  • Promotori Finanziari.

Elenco finanziarie ex art 106 tub

Prima del 2010 le Società Finanziarie ex art. 106 tub – Testo Unico Bancario – erano tenute all’iscrizione all’interno di una sezione speciale dell’elenco generale ex art. 106.

Dopo la Riforma Finanziaria del 2010 però le cose sono cambiate…

Riforma Finanziaria 2010

Con il termine Riforma Finanziaria 2010, ci si rivolge comunemente al Decreto Legislativo 13 agosto 2010 n. 141 e successive modifiche e integrazioni.

La stessa Riforma Finanziaria con cui si è recepita la Direttiva della Comunità Europea del 2008 sul credito al consumo.

Una Riforma che ha cambiato il Titolo V del Testo Unico Bancario che disciplina l’attività finanziaria non bancaria.

Tra le principali novità introdotte da tale Riforma, abbiamo:

  • l’istituzione di un Nuovo Albo Unico degli Intermediari Finanziari, comprese le Società un tempo iscritte all’elenco speciale ex art 106 TUB;
  • nuove attività di vigilanza su di questi, al fine di garantire una maggiore tutela del consumatore.

Se prima esisteva la sezione speciale degli intermediari finanziari e l’elenco generale, la Riforma del 2010 introduce l’obbligo d’iscrizione degli intermediari all’interno di un Nuovo Albo Unico degli Intermediari.

Obbligo questo che sono tenuti a rispettare tutti quegli Intermediari che vogliono continuare a svolgere legalmente l’attività di concessione dei finanziamenti.

Inoltre la riforma riconosce maggiori poteri agli organi che si occupano di vigilare gli Intermediari Finanziari.

Perché era necessaria questa riforma?

Riforma Finanziaria 2010: obiettivi

La Riforma Finanziaria del 2010 ha molteplici obiettivi.
Primo fra tutti, quello di andare a tutelare gli utenti che si rivolgono agli Intermediari Finanziari per avere accesso al credito.

Il cliente infatti, deve essere messo nella condizione di fare una scelta consapevole nel momento in cui ha davanti dei contratti di intermediazione finanziaria!

Tutto ciò si concretizza con una richiesta di maggiore professionalità e trasparenza, da parte degli Intermediari Finanziari nei confronti del pubblico.

Cosa ha comportato tutto ciò?

La difficoltà ad adeguarsi alla nuova normativa ha portato all’uscita dal mercato di molti professionisti che non avevano i requisiti necessari per l’iscrizione al Nuovo Albo Unico.
Questi infatti non sono riusciti ad adeguarsi ai nuovi standard richiesti dalla normativa.

A questo si aggiunge un inasprimento delle sanzioni e dei provvedimenti.
A discapito di coloro che svolgevano attività di intermediazione finanziaria abusiva.

Tutto questo ha portato ad una riqualificazione dell’intero settore!

Siriofin s.p.a. tra le Società Italiane iscritte al Nuovo Albo Unico

La Siriofin s.p.a. – oltre che in tutta Italia – è anche tra le poche società finanziarie a Roma che, sono riuscite a ottenere l’iscrizione al nuovo Albo Unico introdotto dalla Riforma Finanziaria del 2010.

Questo a conferma della costanza e dell’impegno mostrato in più di 20 anni di attività. Anni investiti nel miglioramento costante dei processi e del prodotto.
A questo si aggiunge il rapporto di reciproco rispetto che ha saputo instaurare nel tempo con i suoi clienti.

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